La manovra finanziaria, attuata dal Governo, ha acceso notevoli discussioni contrarie per quanto riguarda il tema previdenziale, un tema al centro dell’attenzione sociale per i risvolti futuri che influiranno sull’economia nazionale, la riforma pensioni presentata ha voci di esponenti politici e sindacali contro, contrari, in particolare, per quanto riguarda un punto cardine: il prestito pensionistico o Ape, che sia un rappezzamento alla legge Fornero 2011 questo è evidente agli occhi di tutti, una flessibilità che ha il sapore del ricatto verso i lavoratori che vorrebbero entrare in pensione anticipata, l’unica cosa positiva è che è facoltativa, ma ascoltiamo le varie voci di esponenti politici e sindacali che sono contro a questa manovra fatta per aggiustare una struttura previdenziale che faceva acqua da tutte le parti e che ha costretto milioni di famiglie in ginocchio.
Beppe Grillo, leader del M5S ha dichiarato riguardo il prestito pensionistico: ‘La pensione anticipata attraverso il prestito implica che il cittadino venga messo nelle condizioni di scommettere sulla propria morte’- ‘il derivato più tossico – ha tenuto precisare – che sia mai stato inventato‘, aggiungendo rincarando la dose: ‘I pensionati saranno avanti con l’età e con pochi soldi in tasca ma non sono rincoglioniti’. – I commenti più duri arrivano anche dal blog del M5S: ‘E’ una follia chiedere a un 65enne di indebitarsi per andare in pensione. Siamo di fronte al solito regalo alle banche travestito da artificio finanziario in nome della flessibilità” – ‘E’ assurdo chiedere una cosa del genere a chi ha 40 anni di contributi e magari ha svolto lavori usuranti. Il governo vada in un cantiere edile a raccontare questa riforma, vediamo come reagiranno i lavoratori di fronte alla prospettiva di doversi mettere in mano alle banche per ottenere i propri diritti’.
Maurizio Landini, segretario generale della Fiom, ha sottolineato in particolare che: ‘non si è corretta la riforma Monti/Fornero, ma si è scelto con l’Ape di far finanziare l’uscita anticipata dagli stessi lavoratori, con evidenti vantaggi per banche e assicurazioni‘, ed è opinione personale di Landini che ci sia la necessità di indire una mobilitazione generale chiedendo ‘di cambiare radicalmente la manovra, a cominciare da un fisco che venga incontro a lavoratori e pensionati’.
Tito Boeri, Presidente dell’Inps:, non ha fatto mancare la sua critica verso la manovra finanziariadove sottolinea la mancanza di provvedimenti per i giovani ‘..fa poco per i giovani, il grosso delle risorse lo investe sulle pensioni e sull’età immediatamente precedente.’ aggiungendo: ‘Un Paese che smette di investire sui giovani è un Paese che non ha grandi prospettive di crescita.‘, la pronta replica del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, smentisce categoricamente questa critica , una interpretazione errata delle misure contenute nella Legge di Stabilità 2017; una riflessione molto dura , in risposta a ciò che ha dichiarato Boeri, la si ha da un deputato Pd, che siede nella Commissione Lavoro, Davide Baruffi che ha dichiarato, senza mezzi termini: ‘Il presidente dell’Inps continua ad occuparsi di tutto fuorché dell’Inps. La presidenza dlel’Inps non è una tribuna di visibilità e potere per pontificare sul mondo, ma il ruolo da cui ci si occupa dei tanti problemi dell’ente. Credo sia venuto il momento di metterglieli in fila e dirgli che se non gli interessano ci sono altri (magari giovani, come piacciono a lui), pronti ad occuparsene con più profitto’.